La consuetudine al lavoro di equipe è una delle caratteristiche della professione dell'architetto, anche per Moving ho seguito questa mia abitudine e ho scelto partner, molto qualificati, che mi aiutano nelle varie fasi del percorso.
Traslocare, vuotare la propria casa o quella dei propri cari, vuol dire muovere cose ed emozioni.
Moving parte da questo e da tre domande fondamentali
- Dove metto tutto questo?
- Quanto tempo ci metto a fare tutto?
- Come faccio ad affrontare emotivamente questa situazione?
Per rispondere a questa ultima domanda mi sono rivolta alla dott.ssa Carla Ciarambino, psicologa e psicoterapeuta . Qui di seguito un piccolo abstract dell'intervista video che abbiamo realizzato, dove spieghiamo come e perché ho coinvolto una psicologa nel mio progetto.
Partiamo dall’inizio... come hai reagito alla mia proposta di collaborazione?
Ti è sembrata congruente con il tuo lavoro?
La prima reazione è stata quella di sorpresa, l'architetto non è il primissimo professionista a cui pensi in termini di collaborazione! Ma sarò sincera, il progetto ha catturato il mio interesse fin da subito. Durante i nostri primi incontri, quando mi raccontavi le difficoltà delle persone nel doversi in qualche modo disfare o comunque ottimizzare gli oggetti presenti nella loro casa in vista del trasloco imminente, ho sentito questa descrizione molto vicina alla situazione di diverse persone. E sì...mi è sembrata molto congruente con il mio lavoro. Il trasloco molto spesso è uno dei passaggi simbolo del processo di cambiamento: basti pensare al momento in cui ci trasferiamo per lavoro in un altra città oppure all'estero, quando c'è lo stimolo di scoprire e nello stesso tempo ci sentiamo privi dei nostri punti di riferimento, oppure quando ci spostiamo in seguito ad una separazione e ad una successiva nuova unione.
Ti era mai capitato di collaborare con un architetto?
No, è la prima volta che mi capita e come dicevo prima lo trovo molto stimolante! Sapevo cosa fosse l'home staging ...ma era una conoscenza a grandi linee, in realtà. Durante la stesura del progetto ho avuto modo di conoscere le sue diverse fasi e finalità.
Prima che richiedessi la tua consulenza, ti era mai capitato di affrontare problemi legati al distacco e al trasloco?
Sì. Come accennavo, al traslocare sono legati i momenti di passaggio della nostra vita. Quindi molto spesso la difficoltà nel distacco dagli oggetti o dalla casa ha a che fare con il dover ripensare, riconfigurare l'immagine della vita che avevamo pensato per noi e con la messa in discussione dell'immagine che abbiamo di noi stessi, con le nostre risorse e i nostri limiti.
Secondo te una specialista del tuo settore come può essere d’aiuto in un momento delicato come quello di lasciare o cambiare la propria casa?
In primo luogo dando la possibilità di vedere insieme che "non è poi così strano" che la persona viva questa particolare resistenza o difficoltà. Il trasloco è molto più di quello che appare: è un momento di riconfigurazione identitaria. Il mio lavoro è quello di rimuovere gli ostacoli a questo processo di elaborazione basandomi sulle risorse di ogni singola persona.
Vuoi raccontarci come hai strutturato il percorso interno al progetto Moving?
Volentieri. Il percorso è formato da 2 incontri (a cui è possibile aggiungere altri 2 incontri se necessario)
Nel primo affronteremo gli ostacoli principali al trasloco ossia convinzioni come ad es: "può sempre servire" o "può valere qualcosa" che molto spesso ci rendono difficile il disfarci di oggetti ormai mezzi rotti o mai utilizzati. Nel secondo ci occuperemo dell' aspetto emotivo: il rapporto con i ricordi, emozioni e la propria storia personale. Inoltre faciliteremo l'elaborazione emotiva attraverso il lavoro con la compassione.
Grazie Carla! Per ulteriori approfondimenti potete visitare il sito della dott.ssa Ciarambino e, in particolare, a questo link, potrete trovare tutti i dettagli https://www.lamenteaccogliente.it/moving-for-home-staging/
Per ora vi salutiamo, per qualsiasi dubbio o informazione potete contattarmi da qui
Una caro saluto a tutti, a presto!