Affordance. Termine noto ai designer, meno ai comuni mortali, indica il concetto di "invito all'uso" o, più precisamente, traduce con felice sintesi la nostra capacità di interagire con un oggetto quando lo vediamo per la prima volta e, magari, non ne conosciamo la funzione.
Quando i designer creano un oggetto, cercano di limitare le affordances, in modo che la funzione dell'oggetto sia chiara all'utente.
Non c'è bisogno del libretto delle istruzioni per usare una forchetta, no? Ecco, la forchetta ha una affordance chiara ed univoca, il suo design è corretto.
Maggiore sarà l'affordance, più sarà intuitivo l'uso di un oggetto e serena la nostra relazione con esso.
Nella pratica dell'Home Staging questo si traduce, ad esempio, nell'utilizzare mobili di cartone per indicare gli ingombri di quelli che saranno gli arredi reali.
Di fatto, anche solo utilizzando arredo effimero, si riducono le affordances dell'"oggetto stanza" e si instaura un rapporto molto più concreto tra gli ambienti e il visitatore.
Immaginando la casa come un oggetto di design, l'affordance si può misurare come la capacità di leggerne e interpretarne con rapidità gli spazi.
Obiettivo di ogni home stager è quello di far sentire "a casa" i potenziali acquirenti, i quali, già dalla prima visita, dovranno trovare negli ambienti una risposta ai loro desideri.
Pensiamo ad una casa vuota e ad una casa ingombra di vecchi oggetti: entrambe, per motivi diversi, creeranno a chi le visita difficoltà di comprensione.
Una casa vuota avrà un eccesso di affordance, il visitatore non saprà come "usare" gli spazi, esattamente come se fosse messo davanti ad un oggetto sconosciuto di cui ignora la funzione.
Il potenziale acquirente non saprà orientarsi e non avrà le giuste coordinate per tradurre gli spazi, non avrà la possibilità se non con molto sforzo, di "leggere" gli ambienti.
In una casa abitata o comunque ancora piena di oggetti, l'affordance sarà invece viziata dalle preesistenze, la difficoltà per il visitatore sarà quella di "interpretare"correttamente gli ambienti e il loro uso, indipendentemente da gusti e abitudini dei vecchi proprietari.
Limitare e indirizzare le affordances degli ambienti non vuol dire imporre un ordine prestabilito a quello che poi sarà l'arredo finale, ma suggerire e indicare quali possono essere le possibilità d'uso.
L'Home Staging deve allora trovare un punto di equilibrio tra le due situazioni, deve essere "neutro" ma non neutrale: se l'affordance è un "invito", dobbiamo individuare con esattezza chi sono gli invitati, ovvero studiare con attenzione il target di di riferimento.
Tips & Tools:
di Home staging neutro ma non neutrale ne avevo già parlato qui
Un bell'articolo su Affordance e design invece lo trovate qui
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