Perché, a migliaia di chilometri di distanza da casa, ho avuto una sensazione di familiarità così forte con alcune città? Una sensazione di tale intensità da essere percepita anche dai miei compagni di viaggio, che chiedevano indicazioni a me, come se non fossi arrivata anch’io da poche ore ma avessi vissuto lì da anni?
Cosa ci fa sentire “a casa” e cosa ci fa allontanare in tutta fretta da alcuni luoghi?
Ci rendiamo conto che i luoghi ci “parlano”, spesso però non siamo in grado di interpretare i segnali che ci inviano.
Questi “segnali” sono il tema che tratta in maniera scientifica la neuroarchitettura, scienza nata nel 2003 in California e studiata in un’accademia, l’ANFA, che approfondisce i rapporti tra le neuroscienze applicate e l’architettura.
In maniera piuttosto estesa ne parla anche Ana Peréz Salas in uno dei suoi podcast, il cui link potete trovare in fondo al post.
Cosa c’entra tutto questo con l’Home Staging?
Molto.
Gli allestimenti Home Staging, inquanto “messe in scena” hanno tempi necessariamente stretti per essere efficaci, per questo è fondamentale utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione, soprattutto se hanno solide basi, come in questo caso.
Qui di seguito il link alla interessante sezione bibliografica del sito di ANFA e al podcast di Ana.
https://www.spreaker.com/user/anaperez/18-neuroarquitectura
Muchas gracias Cecilia por hacer referencia al podcast. Tenemos muchas herramientas que nos pueden dar mayor intensidad y capacidad al Home Staging, como es en este caso la Neuroarquitectura. Gracias por difundir. Ana.