Uno dei problemi che come home stagers dobbiamo affrontare è quello di far liberare le case ai clienti, soprattutto quando sono state ereditate e sono cariche di ricordi ed emozioni ancora presenti.
Marie Kondo, nel suo celeberrimo manuale "Il magico potere del riordino" non parla, sia chiaro, di Home Staging, ma io penso che alcuni dei suoi suggerimenti possano essere utili nel momento del decluttering in casa abitata o quando la casa è vuota di abitanti ma ancora piena di cose.
Un buon Home Staging deve partire da una condizione ottimale di
pulizia
ordine
luminosità.
E' ovvio che per ottenere questi requisiti iniziali, la casa deve essere "liberata" da tutti quegli oggetti che ne ostacolano la vivibilità e che, inevitabilmente, si sono accumulati nel corso degli anni accompagnando gli abitanti della casa nelle loro vite.
Poiché lo scopo dell'Home Staging è quello di valorizzare la casa e renderla attraente per una platea vasta, seppur mirata, è logico dedurre che tutto ciò che riconduce a ricordi e abitudini personali dei vecchi proprietari potrebbe essere di ostacolo al "subitaneo innamoramento" che tutti noi home stagers auspichiamo e in cui deve cadere il potenziale acquirente nel momento della prima visita.
Possiamo cercare di aiutare e tranquillizzare il cliente venditore che vede come una montagna impossibile da scalare l'impresa di svuotare la casa prospettandogli un piano d'azione definito, in più tappe e con un termine preciso.
Marie Kondo ci offre almeno tre consigli che possono essere applicati con facilità e risultare molto efficaci:
1- DIVIDERE PER CATEGORIE
La casa è davvero ingombra di cose? Dividere gli oggetti in tanti gruppi omogenei ma di dimensioni ridotte aiuterà a selezionarli meglio e ridurrà lo stress della "montagna" di cose
2- SCEGLIERE QUELLO CHE PIACE
Una volta raccolti gli oggetti in gruppi, sarà più semplice individuare gli oggetti che si vogliono tenere, perché sono utili o per le emozioni che scatenano
buttare ciò che non ci piace verrà di conseguenza)
3 - ELIMINARE TUTTE LE COSE CHE NON SUSCITANO EMOZIONI
Selezionate le cose che si vogliono tenere, buttare ciò che non piace verrà di conseguenza.
Quello che aggiungo io e che mi sembra estremamente utile nell'ottica di un percorso di valorizzazione, è l'ultimo punto, che però darà la scansione temporanea concreta ai primi 3:
4- FISSARE LA DATA PER L'OPEN HOUSE.
Creare fin da subito un traguardo, fissare un obiettivo, dover dimostrare a qualcuno in una data prestabilita di aver svolto il compito è per me fondamentale ed estremamente utile, rende il cliente cosciente di "potercela fare" ed elimina lo scoraggiamento di un impegno visto come emotivamente e fisicamente gravoso.
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